Ex  Corpore_Ostensio

Ex Corpore_Ostensio è un’opera d’arte pubblica diffusa per la superstrada di San Marino. Immagini stampate su manifesti, frutto di un ingrandimento che deflagra nell'astrazione, costituiscono un corpo collettivo sincopato che si imprime nella nostra memoria. Il lavoro si può ascrivere ad una ricerca più ampia di Conti compiuta sullo statuto dell’immagine e sui suoi limiti. Con il processo di ingrandimento, infatti, le immagini perdono il proprio referente proveniente dalla pornografia gay e queer, lasciando intravedere unicamente porzioni di ginocchia, mani, bocche, caviglie, avambracci o talvolta perdendo ogni figuratività manifestandosi come grandi campiture di colore. Queste porzioni di corpo sono frammentate sulla superstrada ergendosi come un manifesto non esplicitamente dichiarato di contatti mancati. Questa mancanza generata dalla difficoltà di incontro tra i corpi si rivolge alla memoria dei primi avvicinamenti umbratili e a tutti coloro i quali vivono (o hanno vissuto) difficoltà a compiere coming out nel contesto Sammarinese. Dal 2019 San Marino ha avviato un processo di tutela dei diritti della comunità LGBTIQ+ ancora in corso che allinea il piccolo stato alle altre democrazie occidentali (articolo 4 della Dichiarazione dei diritti dei cittadini).
Giulia Gregnanin




Staring Stones




The scene takes place in a staged intimate space partially covered by a suspension, in ruins but at the same time not formed yet. All the pieces present are living in a process of elaboration, transposition and transformation of pornographic images and body fragments into a material. The work carries the memory of an experience intertwined with sexual desire, a sense of disconnection and desolation that arises from the overwhelming ubiquity of screens.















Attunement with a vacuum cleaner






EMERGENCE

Pictures from  “ A Scenic Route to Self”, NEST, Den Haag (NL) 2022




Fruits de Mar, Collective exhibition at NEST, The Hague (NL) 2023

TORSOS



























Photo by Maureen Marck


Photo by Maureen Marck